La brioche è il “panino morbido” di pasta soffice e profumata che, nella tradizione palermitana e non solo, si sposa splendidamente con il buon gelato, divenendo una nutriente e gustosa alternativa al cono di cialda friabile o alla coppetta.
Tagliata orizzontalmente per tre quarti della circonferenza e aperta a mo’ di ostrica, la brioche accoglie benissimo la crema gelato, contenendone la fredda massa entro i suoi bordi affinché, a discrezione, lo si possa guarnire sul lato esposto con la panna fresca e gustare in tutta tranquillità senza che coli. L’indiscussa regina delle brioches, quella di cui qui parliamo essendo una specialità esclusiva che arricchisce e caratterizza Yoghi e le sue indimenticabili granite, è la versione “alla messinese”, che si distingue dalle normali brioches di panificio per la consistenza, il colore tendente al giallo crema, il profumo e un’infinità di “ qualità” che provengono da una miriade di “ segreti” e piccoli accorgimenti che la rendono unica e immediatamente riconoscibile al primo morso. L’impasto base è una eccellenza da pasticceria, con il quale si possono fare sia le brioches che i cornetti.
E’ un impasto “ricco” avendo zucchero, burro e uova ma anche soffice e molto profumato grazie alla particolare infusione di aromi naturali come la buccia di limone e la vaniglia, che si amalgamano all’impasto perché veicolati dal burro, che nella fattispecie è aggiunto a poco a poco affinché venga assorbito in maniera omogenea ed uniforme. Il “tuppo” è il segno caratteristico, nonché, se di dimensioni vicine al 15-20% della parte sottostante, la prova che non siamo in presenza di una brioche qualsiasi; ma bensì di una vera “brioches” alla messinese “col tuppo. Il significato della parola “tuppo” va individuato nel dialetto regionale, dov’è usata per indicare lo “chignon”, (o “toupet”) una particolare pettinatura usata, soprattutto in passato, da molte donne siciliane.
Leggenda vuole che agli inizi del secolo scorso le donne “con il tuppo” risultassero particolarmente desiderabili, ma anche che fossero altere e difficili da conquistare, tant’è che molti rimatori e poeti dialettali si sbizzarrirono a comporre sonetti e scioglilingua che contenessero questa parola: “cu tuppu ti vulia e cu tuppu t’appi, e cu stu tuppu, t’appi comu t’appi, tuttu mi tappiasti“ ( con lo chignon ti volevo e con lo chignon t’ho avuta e con questo chignon, avutati come ti ho avuto, mi hai tolto tutto).
La brioches si accompagna meravigliosamente con un’altra golosità tutta nostrana, la mitica “granita”; alle fragole gelsi neri o al caffè, rigorosamente con panna, oppure al limone, è la colazione tipica della Sicilia più saporita, soprattutto periodo estivo. Una bontà indescrivibile che merita di essere provata al “massimo della sua espressione” per carpirne il fascino e godere appieno della squisita esperienza, ovviamente, da Yoghi.
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